giovedì 7 aprile 2016

Laboratorio "Tutti in marcia! Migrazione e migrazioni nel mondo animale"

Oggi, 11 aprile, è un giorno veramente speciale. Dopo aver seguito i laboratori che musei e associazioni culturali stanno portando in giro per le scuole in seno ad Aperta-Mente. La divulgazione per ragazzi tra scienza e conoscenza, adesso tocca a me presentarmi ai ragazzi non più come fotografo o scrittore di articoli ma come autore di un laboratorio tutto mio: Tutti in marcia! Migrazione e migrazioni nel mondo animale

Per fortuna i bambini e le bambine che ascolteranno la mia prima “lezione” li conosco già: sono gli alunni della II elementare di Folgaria e certo mi aiuteranno a sentirmi a mio agio. Ciò che andrò loro a mostrare è un piccolo viaggio alla scoperta dei fenomeni migratori; gli alunni saranno accompagnati nella scoperta dei “trucchi” dei migratori per antonomasia, gli uccelli, e delle loro tecniche di volo, ma anche di tutte le altre famiglie di animali che migrano: mammiferi, insetti, pesci.


Parlare di animali con i bambini è sempre piacevole; grazie al loro entusiasmo e al loro interesse le domande fioccano subito, così come gli interventi di chi già conosce alcuni argomenti e non vede l’ora di raccontarli ai propri compagni. Le curiosità e i “guinness dei primati” della natura sortiscono sempre effetto. Così la meraviglia si fa sentire quando si scopre che la sterna artica, nella propria vita, percorre sei volte la distanza dalla Terra alla Luna; che le anguille nascono e muoiono tutte nello stesso tratto di mare e che le balene possono respirare ogni 40 minuti. 

Per immergerci in questo mondo ci aiutiamo con qualche slide, con delle foto e con brevi video che ci mostrano i goffi decolli dell’albatro, le geometrie sfuggenti degli stormi di stornelli, lo spostamento in massa di milioni di farfalle monarca e l’irresistibile istinto migratorio delle anguille che le porta a strisciare fuori dall’acqua per superare gli ostacoli. Per rendere meglio l’idea di quanta differenza può esserci tra le diverse specie di uccelli, un bambino mi aiuta a srotolare uno spago di 3,40 metri: l’apertura alare dell’albatro urlatore che, messa accanto ai 3,25 cm di un colibrì, appare ancora più incredibile. 


Sono tante le cose da raccontare; come gli uccelli si dispongono e come si orientano, come le balene proteggono i loro piccoli seguendo un ordine di marcia ben preciso e come l’uomo aiuti le faticose risalite delle anguille con degli scivoli pensati apposta per loro, perché possano oltrepassare quelle barriere che abbiamo contribuito a costruire. 

Il tempo passa in fretta e non ce n’è abbastanza per tutte le curiosità. Anche i racconti e le esperienze si moltiplicano, stimolando tutti quanti, me compreso, a continuare la ricerca anche fuori dalle pareti dell’aula: quanti millimetri è grande un uovo di colibrì? Quanto pesa una balena? Quante ore di macchina ci vorrebbero per percorrere i 70.000 km annuali di una sterna? Chissà. 

Forse ci sarà l’occasione per un’altra lezione. Io oggi ne ho fatta una, ma ne ho ascoltate molte di più, almeno quante erano quelle mani alzate che non vedevano l’ora di conoscere insieme a me.

Alessandro Baldessari