Presentato alla stampa, nella mattinata di oggi lunedì 27 giugno, il programma del Festival Aperta-Mente. La divulgazione per ragazzi tra scienza e conoscenza. Al tavolo dei relatori, presso la Sala conferenze della Fondazione Caritro di Trento, Adriana Fellin, Vice Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Lavarone, Morena Bertoldi, responsabile della Biblioteca Comunale "Sigmund Freud" di Lavarone e Responsabile del progetto, Giulia Mirandola, consulente e coordinatrice scientifica del progetto e Maria Luisa Nicolussi Golo responsabile della Biblioteche Comunale “Elvio Fachinelli” di Luserna.
“Un progetto di rete – ha detto Adriana Fellin in apertura – che ha visto nel coinvolgimento di più settori e molte realtà del territorio, dalle scuole ai musei, passando per le biblioteche e l’Università, il suo punto di forza. Un progetto importante, non solo per i suoi contenuti, ma anche per aver avvicinato territori grazie alla partecipazione di enti e istituzioni, portando anche importante ricaduta anche sul turismo”.
Guarda indietro, invece, Morena Bertoldi, a quel giorno di qualche anno fa quando, alla prima presentazione dei bandi Caritro una frase pronunciata dal Presidente, l’aveva colpita “Se avete un sogno nel cassetto, questo è il momento di tirarlo fuori”. Una frase che tornerà a far capolino qualche tempo dopo “quando è nata l’idea – racconta la responsabile del progetto – che avrebbe preso il titolo di Aperta-Mente. La divulgazione per ragazzi tra scienza e conoscenza. Un progetto calato nel territorio dove si propone, in un luogo dove la natura e la scienza sono parte integrante della vita quotidiana di bambini e ragazzi. Tematiche vicine alla quotidianità, dunque, e una formula, quella del laboratorio (ben 33 quelli realizzati durante l’a.s. 2014/2015 e 46 quelli dell’anno appena concluso), che permettesse loro un confronto diretto e la possibilità di misurarsi con la concretezza; ma anche proposte per gli adulti, come il corso di aggiornamento dello scorso settembre, che ha visto la partecipazione di genitori e appassionati accanto a docenti e bibliotecari, e il laboratorio nato dalla collaborazione di Aperta-Mente con l’Università degli Studi di Trento”.
Dopo la presentazione del programma delle attività per le famiglie e i ragazzi a cura di Morena Bertoldi, Giulia Mirandola parla del convegno Il perché delle cose. Narrare le scienze e le conoscenze nella letteratura per ragazzi e “del desiderio di approfondire i temi affrontati durante il biennio di attività del progetto, ma anche di studiare insieme agli attori del mondo della divulgazione per ragazzi per comprendere questo particolare e felice momento di questa letteratura”. Un momento di dialogo e confronto, “reso possibile anche dall’ospitalità di piccole comunità che con le loro specificità offrono condizioni non possibili altrove dimostrandosi, così, piccole ma robuste realtà”.
“Piccole comunità e piccole biblioteche – sottolinea Maria Luisa Nicolussi Golo – che grazie a progetti di questa portata e respiro riescono, nonostante le dimensioni, a offrire prodotti di livello per la loro utenza. Un aspetto di rilevanza notevole”.
“Progetti – conclude Morena Bertoldi - che grazie al sostegno di questo tipo di bandi, permettono di portare prodotti di grande qualità in località montane e nel contempo di alzare il livello professionale delle persone e delle realtà coinvolte”.